La menopausa è un processo fisiologico che colpisce tutte le donne in un’età generalmente compresa tra i 40 e i 50 anni e corrisponde alla fine del periodo fertile. Questa naturale condizione della donna è caratterizzata da importanti cambiamenti nella produzione, in particolare, di ormoni femminili implicati nella regolazione della fertilità. Queste fluttuazioni, tuttavia, si ripercuotono anche in altri distretti corporei e possono essere responsabili dell’insorgenza di alcuni disordini, come quelli che interessano la ghiandola tiroidea.
I disordini della tiroide, infatti, come l’ipotiroidismo o il gozzo, hanno una maggiore incidenza nelle donne in menopausa e in quelle più anziane. La diagnosi dei disturbi legati alla tiroide nelle donne in menopausa risulta spesso molto difficile, perché i sintomi dei disturbi connessi all’alterazione della funzionalità tiroidea possono essere aspecifici o simili ad altre patologie.
Studi morfologici hanno messo in evidenza che i tessuti della tiroide subiscono un processo degenerativo insieme al normale invecchiamento del corpo. In particolare, si assiste a una diminuzione graduale in termini di dimensioni della tiroide. Questo cambiamento volumetrico si riflette conseguentemente nella capacità di catturare lo iodio, l’oligoelemento essenziale per il corretto funzionamento della tiroide.
Le persone over 80, per esempio, hanno una capacità quasi dimezzata di captazione dello iodio rispetto ai soggetti 30enni. La carenza di iodio si traduce, a sua volta, nella riduzione dei due principali ormoni troidei -triiodotironina (T3) e la tetra-iodotironina (T4) - poiché questo nutriente è uno dei costituenti della struttura molecolare di questi ormoni. Infine, la quantità di ormone tireo-stimolante (TSH) che regola a monte la funzionalità tiroidea, diminuisce fisiologicamente con l’avanzare dell’età. In generale, ecco qualche dettaglio sulle patologie tiroidee più comuni nelle donne in menopausa:
Dunque, una corretta identificazione di queste patologie è molto importante in menopausa perché queste possono, a loro volta, innescare altre condizioni patologiche. Evidenze cliniche, ad esempio, hanno messo in evidenza che anomalie nella ghiandola tiroidea, soprattutto nelle donne in menopausa, possono comportare un rischio maggiore di patologie cardiovascolari, depressione, mortalità precoce e fratture ossee.
Fonti: