Cosa sono gli interferenti endocrini e come evitarli

Esistono diverse molecole che interferiscono con la normale funzione endocrina chiamate appunto “interferenti endocrini” (endocrine disrupting compound - EDC). In generale, questi sono agenti che provengono dall’ambiente che ci circonda e son in grado di interferire con la funzione della ghiandola tiroidea, esercitando la loro azione attraverso diversi passaggi, dalla sintesi al metabolismo degli ormoni e legandosi ai recettori al posto dell'ormone prodotto. Diverse questioni, come i livelli tollerabili e il tempo di esposizione nonché le diverse conseguenze in base all’età e al sesso del soggetto, rendono lo studio degli interferenti endocrini ancora una sfida.

La tiroide è molto sensibile all'azione degli interferenti endocrini e, considerando l'importanza di una corretta funzione tiroidea per il nostro benessere fisico e cognitivo, approfondire questo argomento è molto importante. È importante notare che, proprio a causa della particolarità e complessità del funzionamento del tessuto tiroideo, la privazione di iodio potrebbe essere una condizione predisponente agli effetti avversi di alcuni ECD. In ogni caso, qualunque sia il meccanismo coinvolto, l'effetto dannoso di alcune sostanze chimiche sul sistema endocrino e sulla salute della popolazione è ampiamente riconosciuto e non trascurabile. Tuttavia, ad oggi, il numero di studi scientifici condotti su tale argomento non è sufficiente per fornire solide conclusioni e condurre gli Esperti a redigere specifiche linee guida. Di seguito un due delle più comuni e riconosciute classi di interferenti endocrini: i prodotti chimici industriali e i pesticidi.

Prodotti chimici industriali

Sono diversi i prodotti chimici industriali riconosciuti come interferenti dell'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide.Tra questi sono stati ampiamente studiati i policlorobifenili (PCB), gli eteri di difenile polibromurato (PBDE), il perclorato, il bisfenolo-A e i ftalati.

In particolare, i PCB sono composti chimici ampiamente utilizzati nell'industria dei pesticidi prima degli anni ’70, epoca in cui sono stati banditi; nonostante diversi decenni, i PCB continuano a contaminare l'ambiente, essendo in contatto con gli umani attraverso la catena alimentare. I PBDE sono, invece, un gruppo di sostanze chimiche prodotte come ritardanti di fiamma di tessuti e prodotti in plastica, vernici, componenti elettriche e materassi.

I PBDE hanno una struttura chimica abbastanza simile a quella dell’ormone T4 e per questo interferiscono con la normale funzione tiroidea. Infine, il bisfenolo-A (BPA) e gli ftalati sono composti ampiamente usati; sono usati in giocattoli, cosmetici, tubi, imballaggi alimentari e apparecchi per l'edilizia.
Considerando il loro ampio utilizzo oltre al fatto che non sono legati chimicamente al materiale, la loro azione negativa dipende molto dai livelli di esposizione della popolazione.

Pesticidi

L'associazione tra disfunzione tiroidea e pesticidi, insetticidi, fungicidi e fumiganti è stata ampiamente analizzata. I pesticidi organoclorurati (OC) hanno una struttura simile a quella di T3 e T4 e per questo potrebbero imitare l'attività degli ormoni tiroidei legando il loro recettore, portando così alla distruzione e disfunzione della tiroide.
In conclusione, è assolutamente plausibile che le sostanze chimiche industriali abbiano impatto sul sistema endocrino della popolazione mondiale, per cui è molto importante riconoscere e saper valutare i livelli di esposizione propri e quelli dei nostri cari a tali composti.  

Fonti:

  • Calsolaro V et al. Thyroid Disrupting Chemicals. Int J Mol Sci. 2017;18(12).