Obesità pediatrica: quali sono i cambiamenti a livello tiroideo?

Sono circa 40 milioni i bambini obesi o in sovrappeso al di sotto dei 5 anni: questo è quanto emerge dai dati, aggiornati al 2017, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che considera, quindi, l’obesità infantile come un grave problema di salute pubblica.
L’obesità e/o il sovrappeso possono essere determinati da molti fattori che vanno dalla predisposizione genetica alle abitudini comportamentali nonché allo stato metabolico e psicologico del bambino.

Tra i disordini metabolici provocati dall’obesità, l’alterazione della funzionalità tiroidea è il più comune. Gli ormoni tiroidei, la triiodotironina (T3) e la tetraiodotironina (T4), sono infatti importantissimi per il benessere del nostro organismo perché, in condizioni fisiologiche, regolano il metabolismo, i meccanismi di ossidazione dei grassi, la temperatura corporea e aiutano i processi di accrescimento delle ossa.

La iper-tireotropinemia: una possibile conseguenza

Nei bambini obesi aumenti livelli di T3 e dell’ormone stimolante la tiroide (TSH) possono determinare una condizione nota come iper-tireotropinemia. Questa condizione clinica può essere lieve o moderata e, se determinata dall’obesità è sicuramente transitoria. Infatti, in condizioni normali, il T3 è coinvolto nel controllo del metabolismo e dell’energia dell’organismo, influenzando quindi anche il peso corporeo; il TSH, invece, tra le molte funzioni ha anche quella di stimolare la produzione degli adipociti, le cellule del tessuto adiposo. All’interno di questi adipociti viene prodotto un piccolo ormone, la leptina, in grado di influenzare l’assunzione del cibo. In particolare, la leptina agisce sul cervello inibendo l’assunzione di cibo e aumentando il dispendio energico. Studi clinici hanno dimostrato che i soggetti obesi presentano un’alterazione nei recettori della leptina per cui non riescono a percepire li segnale di sazietà. Ecco perché i livelli di leptina nel sangue sono elevati nelle persone obese e proporzionali alla quantità di tessuto adiposo del corpo.

Da questi dati emerge la necessità e l’importanza di una corretta alimentazione nei bambini. È responsabilità dei genitori e della famiglia far sì che il bambino rimanga in una condizione di normopeso o che, in caso di aumento di peso non motivato da cause alimentari, si ricorra al parere di un Medico. Infatti, qualunque ne sia la causa, l’obesità comporta disordini metabolici e ormonali, la maggior parte dei quali scompaiono con la normalizzazione del peso corporeo.

Fonti:

  • Sedek EW et alThyroid dysfunction in obese and overweight children. Endokrynologia Polska, 2017; 68 (1).