La celiachia è una malattia autoimmune innescata dalla presenza negli alimenti di glutine di frumento, segale e/o orzo, che provoca l'infiammazione della mucosa intestinale e l'atrofia dei villi. Questa condizione, di conseguenza, può portare a disturbi addominali, diarrea, perdita di peso, anemia e altri segni di malassorbimento intestinale dei nutrienti. La malattia, però, può comportare anche diverse sintomatologie al di fuori del tratto gastrointestinale, infatti la celiachia è anche associata a un gran numero di patologie autoimmuni, in particolare ai disturbi endocrini, come il diabete di tipo I e la tiroidite autoimmune. Quest'ultima consiste in diverse forme di infiammazione cronica dei tessuti causata dalla produzione da parte della persona affetta di anticorpi attivi contro la propria tiroide che alla lunga può provocare quadri di ipo- e ipertiroidismo.
Una maggiore prevalenza di celiachia tra i pazienti con malattie autoimmuni della tiroide rispetto alla popolazione normale è stata riportata da diversi studi scientifici. D'altra parte, i pazienti con malattia celiaca hanno un aumentato rischio di tiroidite autoimmune, sia clinica sia subclinica. Per quanto riguarda i soggetti celiaci è ben noto che le lesioni e i sintomi negativi a carico della mucosa possono migliorare con una dieta priva di glutine, tuttavia non è ancora chiaro se un trattamento dietetico specifico possa prevenire l'insorgenza o la progressione delle condizioni autoimmuni di cui abbiamo parlato. Infatti, in alcuni studi, la dieta priva di glutine non ha mostrato alcun effetto benefico inequivocabile sul coinvolgimento della tiroide nei bambini o negli adulti celiaci.
Gli individui che soffrono di intolleranza al glutine e che seguono una terapia ormonale sostitutiva con levotiroxina per ipotiroidismo possono subire diversi problemi a causa della celiachia, infatti il malassorbimento intestinale può condizionare negativamente i risultati della terapia.
I meccanismi alla base della coesistenza della celiachia e dei disturbi autoimmuni della tiroide sono complessi e, purtroppo, non ancora pienamente compresi. L'associazione può, almeno in parte, essere spiegata dalla presenza di fattori genetici condivisi nelle due patologie.
Quello che è certo è che una diagnosi precoce è in grado di controllare la progressione e lo sviluppo di malattie autoimmuni sia nei bambini che negli adulti celiaci.
Fonti: