Grassi animali o vegetali: che influenza hanno sulla la funzionalità tiroidea?

 

Dopo il diabete, i disturbi alla tiroide sono tra le condizioni patologiche del sistema endocrino più comuni nella popolazione mondiale. Le patologie a carico della tiroide possono essere diverse e tra le forme autoimmuni della tiroide (AITD - autoimmune thyroid disease), le più frequenti sono la sindrome di Hashimoto e la malattia di Graves. Come tutte le malattie autoimmuni, anche nelle AITDs si assiste ad una alterazione del sistema immunitario, per cui vengono aggredite le cellule stesse della tiroide perché riconosciute erroneamente dal proprio organismo come estranee. I soggetti affetti da AITD presentano positività ematica per alcuni anticorpi come quelli della perossidasi tiroidea (TOP-Ab).       

Alcuni studi hanno dimostrato che la positività per il TOP-Ab, la quale indubbiamente contribuisce per il 70%-80% allo sviluppo di forme di AITDs, dipende, oltre che da una predisposizione genetica anche da fattori ambientali nonché alimentari. Ad esempio, vari studi mostrano come il fumo aumenti il rischio di insorgenza della malattia di Graves, mentre un moderato consumo di alcolici lo diminuisca. Tuttavia, ad oggi, non erano stati ancora pubblicati studi clinici che associassero l’insorgenza di AITD ad alcune abitudini alimentari.

I risultati di una recente ricerca hanno mostrato, invece, come le abitudini alimentari possano influenzare l’insorgenza di tali patologie. In particolare, uno studio condotto su quasi 2.000 soggetti ha mostrato che il consumo frequente di grassi animali e burro può essere associato ad una positività nel plasma di TPO-Ab. Mentre gli individui che sono soliti consumare più vegetali, frutta secca e muesli sono risultati per la maggior parte negativi ai test plasmatici per il TPO-Ab.

Una possibile spiegazione a questo fenomeno è che le fonti vegetali e animali hanno grassi di natura diversa: quelli animali sono ricchi di acidi grassi saturi, mentre quelli vegetali così come i cereali invece, contengono grandi quantità di acidi grassi polinsaturi (polyunsaturated fatty acids -PUFA), meglio conosciuti come Omega 3. Gli omega 3 sono una categoria di acidi grassi essenziali che hanno dimostrato di possedere numerosi effetti positivi per il benessere del nostro organismo oltre che per la prevenzione di alcune patologie, come quelle a carico del sistema cardiovascolare. Inoltre, i PUFA sono i precursori di importanti molecole chiamate eiconosanoidi, la cui quantità dipende in gran parte dal consumo di omega 3 derivante dalla dieta. Tra gli eicosanoidi, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA) sono essenziali per la produzione di molecole ad azione pro-infiammatoria (citochine) che hanno mostrato avere effetti benefici in alcune malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide.

Fonti:

  • Matana A et al. Dietary Factors Associated with Plasma Thyroid Peroxidase and Thyroglobulin Antibodies. Nutrients 2017; 9: 1186.