Il microbioma: come i batteri influenzano lo stato di salute della tiroide

 

Per definizione, il microbioma è costituito dai batteri commensali e dai loro geni associati all’organismo ospite, nel nostro caso l’essere umano. Il microbioma umano è fortemente associato al numero di processi che si verificano nel nostro organismo influenzando le nostre funzioni immunologiche, nutrizionali e metaboliche. Negli ultimi anni, l'influenza che il microbioma  ha sul sistema endocrino è stata oggetto di diverse indagini approfondite. Infatti, il ruolo del microbioma nella patogenesi della resistenza all'insulina e dell’obesità e nella secrezione di ormoni che regolano l'appetito sono ben descritte.

Ma qual è il ruolo del microbioma nel sistema endocrino?

Comprendere questo rapporto sarebbe importante per valutare l'impatto microbico sulla riproduzione, sul rischio di insorgenza di diversi tumori, sulla crescita nei bambini e, in generale, sui cambiamenti ormonali durante diverse malattie croniche.   Per esempio, la sindrome del malato eutiroideo (nonthyroidal illness syndrome - NTIS) è una condizione caratterizzata da eutiroidismo clinico con bassi livelli di triiodotironina (T3), tiroxina totale (T4) e concomitante concentrazione di ormone tiroideo (TSH) normale o bassa. La NTIS è solitamente associata a malattie gravi, sia infettive che non infettive. Recentemente si è visto che l'esposizione a un componente cellulare di genere specifico di batteri potrebbe partecipare all’insorgenza e allo sviluppo di questa condizione in diversi modi. Questo componente è il lipopolisaccaride (LPS) presente nella membrana esterna dei batteri Gram-negativi, un composto tossico detto anche endotossina. L'endotossina direttamente e indirettamente sarebbe in grado di inibire due importanti enzimi che convertono il T4 in T3, e questo a livello del sistema nervoso centrale potrebbe causare la diminuzione del rilascio di TRH e TSH. 

L'intestino e la funzione tiroidea

Ma che la condizione dell'intestino sia fortemente associata alla funzione tiroidea è di facile comprensione anche solo se si pensa agli effetti secondari di alcuni dei disordine tiroidei più comuni. Infatti, l’ipotiroidismo può portare a bruciore di stomaco, disfagia, vomito, dispepsia, disturbi della motilità intestinale e stitichezza. A sua volta, l'ipertiroidismo può essere associato a diarrea. È stato visto, infatti, come l’influenza degli ormoni tiroidei sulla condizione dell'intestino dipende dalla loro azione diretta sugli enterociti, le cellule che costituiscono il rivestimento dei villi intestinali.  

Dunque, comprendere il tipo e il grado di influenza che il microbioma esercita sul sistema endocrino è difficile, tuttavia i nuovi potenti strumenti di ricerca in questo campo saranno in grado di fornire nei prossimi anni preziose informazioni sul cosiddetto “cross-talk bidirezionale”, ovvero le “conversazioni” tra ormoni prodotti dal nostro organismo e il microbioma.

Questa conoscenza è, inoltre, necessaria per comprendere i cambiamenti ormonali a cui si assiste durante un'infezione batterica, un trattamento antibiotico o durante particolari modificazioni della propria dieta.

Fonti:

  • Kunc M, Gabrych A, Witkowski JM. Microbiome impact on metabolism and function of sex, thyroid, growth and parathyroid hormones. Acta Biochim Pol. 2016;63(2):189-201.