Bonus tiroide 2022: esiste davvero?

Dopo i bonus baby sitter, cicogna, asilo nido e altri erogati dall’INPS, in molti si (e ci) chiedono: “Ma il bonus tiroide esiste davvero?”. Su diverse testate online si parla molto del bonus tiroide 2022 e delle modalità, per i richiedenti, di accedere all’eventuale assegno, tuttavia la sua reale esistenza come “bonus” erogato in maniera specifica a chi soffre di patologie della tiroide appare alquanto nebulosa.

Chiunque voglia sapere di più sull’esistenza, o meno, del bonus tiroide 2022 e dei requisiti necessari per il suo ottenimento, potrebbe fare una veloce ricerca sul web. Tuttavia non è così semplice come sembra. Infatti, cercando su internet si trovano numerose notizie che proclamano il rilascio di una somma in denaro alle persone con patologie della tiroide (appunto il “bonus tiroide”). Ciononostante, se si cerca sul sito dell’INPS non appare alcun bonus correlato (in senso stretto) con le patologie della tiroide. Quindi, riprendendo la domanda, il bonus tiroide esiste davvero?

Quello che è sicuramente vero è il fatto che le malattie della tiroide possono avere diverse manifestazioni sia fisiche che mentali che si ripercuotono sulle attività quotidiane della persona. Pertanto, quando i sintomi di alcuni di questi disturbi riducono la capacità della persona stessa di svolgere le proprie attività, la malattia potrebbe risultare “invalidante”.

Qualche tempo fa abbiamo già trattato “I diritti del paziente con patologie della tiroide” affermando che “Non esiste pertanto alcun “bonus tiroide” ma semplicemente la possibilità – come per qualsiasi altra malattia – che gli stati patologici derivanti dalle malattie tiroidee comportino un apprezzabile grado di invalidità percentuale, tale da giustificare l’accesso ai corrispondenti benefici economici”.

Quindi, se è pur vero che non esiste un bonus erogato alle sole persone con malattie della tiroide è altrettanto vero che, se una persona soffre di una patologia della tiroide i cui sintomi rendono difficoltoso lo svolgimento delle proprie attività quotidiane o lavorative / scolastiche, può rivolgersi al proprio medico per richiedere, se è il caso, l’avvio dell’iter per l’ottenimento di un’invalidità civile. Saranno poi gli organi competenti, nello specifico la Commissione medica, a valutare l’indennizzo e tutte le spettanze al cittadino.

Resta da risolvere una sola questione: se non esiste alcun bonus tiroide, perché se ne parla tanto, alimentando la confusione nel cittadino?

Fonti:

  • INPS
  • Leso V et al. Int. J. Environ. Res. Public Health (2020); 17: 4295